BO130. BoOneThirty. BoCentotrenta. BoUnoTreZero. BoOneDirty. Bobo.
Bo130 (Milano 1971), a 19 anni si trasferisce a Londra alternando brevi periodi di permanenza a New York. A Londra studia e lavora per 10 anni, dove consegue il Diploma in Art and Design al Central Saint Martins e si laurea in Graphic and Media Design al London College of Communication.
La sua “dipendenza” dai graffiti inizia nel 1985 proprio durante un viaggio nelle Grande Mela. il libro “Spraycanart”, comprato in quella occasione, influenzerà e segnerà la sua passione personale e il suo futuro percorso artistico e professionale.
Le sue opere, pur mantenendo un filo conduttore comune, tendono a variare l'una dall'altra in una progressiva evoluzione di forme, con una continua ricerca tecnica, di stile e di linguaggio. Da quelle più introspettive e iconiche, rappresentanti volti che poco hanno di umano - tra il tribale e l’alieno - a quelle più “pop” dove vengono “stratificate” immagini appartenenti alla cultura popolare della società di oggi. Un vero e proprio “remix” surreale tra fantascienza, situazioni di vita urbana, musica, culture differenti, cibo, sesso, cartoni animati, fumetti, calligrafia e arte tribale... ...si potrebbe definire un viaggio lisergico nell’archivio della memoria di un alieno in visita sul nostro pianeta.
Nel suo lavoro, oltre allo spray, utilizza varie tecniche pittoriche e grafiche, facendo convivere su differenti livelli: stampa e acrilici, collage e spraypaint, analogico e digitale… integrando, amalgamando e sovrapponendo il tutto su molteplici strati di materia.
Uno dei primi Writer a combinare la sua firma o Tag con l'uso di una "icona" illustrativa, nel suo caso un granchio stilizzato che, oltre ad apparire nelle sue opere, si diffuse in varie città del mondo, non più solo con vernice spray ma anche con altre tecniche come stencil, adesivi, paste-up, pennelli e rulli.
Le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie e fanno parte di diverse collezioni private europee e statunitensi.
Per citarne alcune...
-“Cross The Streets" Curated by: Paulo Lucas von Vacano. MACRO Museum of Contemporary Art Rome. Italy. 2017.
- ‘PIC N MIX’ Curated by TLP. GO Gallery. Amsterdam. Nederlands. 2016.
- “DUBL TRUBL: Ich bin in Berlin", Curated by Dscreet , Urban Spree, Berlin, Germany. 2014.
-"10 Years of Wooster Collective: 2003-2013" curated by Marc & Sara Schiller. Jonathan LeVine Gallery. New York. USA. 2013.
- 63° Edizione del premio Michetti. Fondazione Michetti. Chieti. Italiy. 2012.
- "L'art Du Graffiti - 40 ans de Pressionnisme" Forum Grimaldi, Monaco, France. 2011.
- “Apocalypse wow” – Macro Future, Museo d'Arte Contemporanea – Roma. Italy. 2009
- "Tag at the Grand Palais" – The Gallizia Collection. The Grand Palais. Paris. France. 2009.
- "Nomadaz" Curata da Pablo Aravena. Scion Gallery. Los Angeles. USA. 2008.
- "The Streets of Europe" Jonathan Levine Gallery. New York City. USA. 2007.
- "StreetArt SweetArt" PAC Padiglione d'Arte Contemporanea. Milano. Italy. 2007.
- "Wooster on Spring", Curata da Marc e Sara Shiller - Wooster Collective. New York. USA. 2006.
- "All the people we like are dead". Curata da Rick Blackshaw autore dei libri cult "Scrawl Collective 1 e 2". London. UK. 2004
Pubblicazioni internazionali nelle quali sono presenti le sue opere:
- ELEVEN SPRING: A Celebration of Street Art by Marc and Sara Schiller
- Street Logos and Street Sketchbook by Tristan Manco.
- The Art of Rebellion vol.1 - vol. 2 - vol. 4 by C. Hundertmark.
- Up Until Now by Upper Playground.
- Pictoplasma Character Encyclopedia by P. Thaler, L. Denicke
- Street Art by Rick Blackshaw and Liz Farrelly.
- Mural Art by kiriakos Losifidis .
- Street Artists: The Complete Guide by Xavier A. Tapies,Eleanor Mathieson
- Italian Street art By Peter Panta
Parallelamente all’attività artistica, Bo130 si dedica anche ad alcuni progetti speciali.
Nel 2005, insieme a "Microbo" e "The Don" Donini, realizza il libro "Izastikup" edito da Drago Arts: una raccolta unica di adesivi provenienti da tutto il mondo e "autoprodotti". Il book più completo e primo nel suo genere, da considerarsi oggi un vero e proprio “Cult”.
Sempre con Microbo, con la quale condivide un percorso artistico e personale da molti anni, organizza gli eventi "Arteimpropria" nel 2003 alla galleria Meravigli e "The Urban Edge Show" nel 2005 allo spazio P4; eventi che precorrono e aprono la porta alla tendenza divenuta ormai usuale di chiamare artisti in una determinata location per creare opere site specific.
Bo130 è sempre stato interessato a progetti dal basso, basati sulla comunità e che inducono comportamenti collaborativi, condivisione delle conoscenze, creazione di consapevolezza attraverso diverse connessioni di persone, culture, arti e natura e ciò che porta dalle loro interazioni.
Nel 2013, Bo130 prese parte a un progetto unico in Madagascar, chiamato "Du Graffiti Dans Les Voiles", dove lui e altri nove artisti di fama internazionale provenienti da diverse parti del mondo trascorsero un mese in Madagascar, condividendo la vita quotidiana e dipingendo le vele dei leggendari pescatori tribali Vezo. Il progetto è stato progettato per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa parte del mondo, su queste persone straordinarie e sulla loro situazione in pericolo. Un Documentario di 52 minuti, diretto da Sami Chalak è stato prodotto nel 2015, da Tec Tec / Alefa Production / Canal+ Réunion, due mostre sono state allestite al Musée des Confluences di Lione e un libro è in produzione.
Bo130 non crede nell'individualità, nella conformità e nella concorrenza.
Bo130 crede nella collaborazione, nella condivisione e che le diversità siano il patrimonio che ci unisce tutti.
Official Site:
bo130.org
La sua “dipendenza” dai graffiti inizia nel 1985 proprio durante un viaggio nelle Grande Mela. il libro “Spraycanart”, comprato in quella occasione, influenzerà e segnerà la sua passione personale e il suo futuro percorso artistico e professionale.
Le sue opere, pur mantenendo un filo conduttore comune, tendono a variare l'una dall'altra in una progressiva evoluzione di forme, con una continua ricerca tecnica, di stile e di linguaggio. Da quelle più introspettive e iconiche, rappresentanti volti che poco hanno di umano - tra il tribale e l’alieno - a quelle più “pop” dove vengono “stratificate” immagini appartenenti alla cultura popolare della società di oggi. Un vero e proprio “remix” surreale tra fantascienza, situazioni di vita urbana, musica, culture differenti, cibo, sesso, cartoni animati, fumetti, calligrafia e arte tribale... ...si potrebbe definire un viaggio lisergico nell’archivio della memoria di un alieno in visita sul nostro pianeta.
Nel suo lavoro, oltre allo spray, utilizza varie tecniche pittoriche e grafiche, facendo convivere su differenti livelli: stampa e acrilici, collage e spraypaint, analogico e digitale… integrando, amalgamando e sovrapponendo il tutto su molteplici strati di materia.
Uno dei primi Writer a combinare la sua firma o Tag con l'uso di una "icona" illustrativa, nel suo caso un granchio stilizzato che, oltre ad apparire nelle sue opere, si diffuse in varie città del mondo, non più solo con vernice spray ma anche con altre tecniche come stencil, adesivi, paste-up, pennelli e rulli.
Le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie e fanno parte di diverse collezioni private europee e statunitensi.
Per citarne alcune...
-“Cross The Streets" Curated by: Paulo Lucas von Vacano. MACRO Museum of Contemporary Art Rome. Italy. 2017.
- ‘PIC N MIX’ Curated by TLP. GO Gallery. Amsterdam. Nederlands. 2016.
- “DUBL TRUBL: Ich bin in Berlin", Curated by Dscreet , Urban Spree, Berlin, Germany. 2014.
-"10 Years of Wooster Collective: 2003-2013" curated by Marc & Sara Schiller. Jonathan LeVine Gallery. New York. USA. 2013.
- 63° Edizione del premio Michetti. Fondazione Michetti. Chieti. Italiy. 2012.
- "L'art Du Graffiti - 40 ans de Pressionnisme" Forum Grimaldi, Monaco, France. 2011.
- “Apocalypse wow” – Macro Future, Museo d'Arte Contemporanea – Roma. Italy. 2009
- "Tag at the Grand Palais" – The Gallizia Collection. The Grand Palais. Paris. France. 2009.
- "Nomadaz" Curata da Pablo Aravena. Scion Gallery. Los Angeles. USA. 2008.
- "The Streets of Europe" Jonathan Levine Gallery. New York City. USA. 2007.
- "StreetArt SweetArt" PAC Padiglione d'Arte Contemporanea. Milano. Italy. 2007.
- "Wooster on Spring", Curata da Marc e Sara Shiller - Wooster Collective. New York. USA. 2006.
- "All the people we like are dead". Curata da Rick Blackshaw autore dei libri cult "Scrawl Collective 1 e 2". London. UK. 2004
Pubblicazioni internazionali nelle quali sono presenti le sue opere:
- ELEVEN SPRING: A Celebration of Street Art by Marc and Sara Schiller
- Street Logos and Street Sketchbook by Tristan Manco.
- The Art of Rebellion vol.1 - vol. 2 - vol. 4 by C. Hundertmark.
- Up Until Now by Upper Playground.
- Pictoplasma Character Encyclopedia by P. Thaler, L. Denicke
- Street Art by Rick Blackshaw and Liz Farrelly.
- Mural Art by kiriakos Losifidis .
- Street Artists: The Complete Guide by Xavier A. Tapies,Eleanor Mathieson
- Italian Street art By Peter Panta
Parallelamente all’attività artistica, Bo130 si dedica anche ad alcuni progetti speciali.
Nel 2005, insieme a "Microbo" e "The Don" Donini, realizza il libro "Izastikup" edito da Drago Arts: una raccolta unica di adesivi provenienti da tutto il mondo e "autoprodotti". Il book più completo e primo nel suo genere, da considerarsi oggi un vero e proprio “Cult”.
Sempre con Microbo, con la quale condivide un percorso artistico e personale da molti anni, organizza gli eventi "Arteimpropria" nel 2003 alla galleria Meravigli e "The Urban Edge Show" nel 2005 allo spazio P4; eventi che precorrono e aprono la porta alla tendenza divenuta ormai usuale di chiamare artisti in una determinata location per creare opere site specific.
Bo130 è sempre stato interessato a progetti dal basso, basati sulla comunità e che inducono comportamenti collaborativi, condivisione delle conoscenze, creazione di consapevolezza attraverso diverse connessioni di persone, culture, arti e natura e ciò che porta dalle loro interazioni.
Nel 2013, Bo130 prese parte a un progetto unico in Madagascar, chiamato "Du Graffiti Dans Les Voiles", dove lui e altri nove artisti di fama internazionale provenienti da diverse parti del mondo trascorsero un mese in Madagascar, condividendo la vita quotidiana e dipingendo le vele dei leggendari pescatori tribali Vezo. Il progetto è stato progettato per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa parte del mondo, su queste persone straordinarie e sulla loro situazione in pericolo. Un Documentario di 52 minuti, diretto da Sami Chalak è stato prodotto nel 2015, da Tec Tec / Alefa Production / Canal+ Réunion, due mostre sono state allestite al Musée des Confluences di Lione e un libro è in produzione.
Bo130 non crede nell'individualità, nella conformità e nella concorrenza.
Bo130 crede nella collaborazione, nella condivisione e che le diversità siano il patrimonio che ci unisce tutti.
Official Site:
bo130.org